Come funzioniamo parte terza...ma se le cose non funzionano?!

Abbiamo dedicato già due incontri al tema "come funzioniamo": quello sull'anatomia maschile e femminile (in merito a quest'ultima abbiamo avuto anche il contributo della Dr.ssa Fedele, Ostetrica e specializzata nella Riabilitazione del Pavimento Pelvico) e quello relativo alla risposta sessuale (vedi seconda e terza puntata).

Oggi proseguiamo il discorso andando a considerare cosa accade quando qualcosa non funziona  come dovrebbe e/o come vorremmo, ecosa si può fare per affrontare il problema.

Parlando della risposta sessuale abbiamo descritto le fasi che etrano in gioco quando siamo impegnati in un'attività sessuale, in particolare il desiderio, l'eccitazione e l'orgasmo. Ciascuna di queste fasi può andare incontro a difficoltà e/o blocchi e diventare fonte di disagio/malessere.

Cerchiamo di fare una generale panoramica di cosa può accadadere:

• calo/assenza del desiderio sessuale: per cui la persona non avvverte più la volontà di intraprendere un'attività sessuale o comunque lo avverte con una frequenza ridotta rispetto ad una fase precedente, sperimentando vissuti negativi. A volte il calo o l'assenza del desiderio non vengono vissuti come problematici dalla persona che lo vive ma diventa comunque fonte di disagio perchè vanno a ridursi o anche ad annullarsi i rapporti sessuali di coppia, con impatto sulla relazione.
• Eccesso di desiderio: per cui la persona percepisce il roprio desiderio come se fosse "troppo", sproporzionato rispetto a quello che si aspetterebbe. In genere sussiste un vissuto di perdita di controllo, come se questo desideri non fosse più "gestibile"
• disturbo dell'erezione: un tempo definita impotenza, si riferisce alla difficoltà/impossibilità di mantenere l'erezione, con difficoltà/impossibilità anche ad avere un rapporto penetrativo
• scarsa eccitazione femminile (scarsa/assente lubrificazione) con conseguente fastidio/dolore alla stimolazione e alla penetrazione
• anorgasmia: impossibilità a raggiungere lorgasmo o comunque difficoltà nel raggiungerlo; per l'uomo si parla di eiaculazione ritardata
• eiaculazione precoce: quando l'uomo raggiunge l'orgasmo prima di quanto vorrebbe con difficoltà/impossibilità a consumare il coito

Poi abbiamo problemi legati al dolore: vaginismo e dispareunia, ma anche dolori pelvici maschili

Poi abbiamo problemi legati al piacere:

• anestesia: difficoltà a sentire, percepire, vissuti di distacco
• insoddisfazione per i rapport sessuali: malessere anzichè appagamento o malcontento per la frequenza dei rapporti stessi

Le problematiche possono essere le più svariate e impattare tanto sulla vita della persona.
Il Sessuologo è proprio la figura preposta a cui rivolgersi per affrontarle: non è semplice perchè la sessualità è uno dei temi più intimi, ecco perchè è fondamentale scegliere un professionista con cui sentirsi a proprio agio. Insieme si cerca di capire cosa succede: si chiarisce la componente organica (i livelli ormonali, il funzionamento del sistema cardio-circolatorio, la presenza di alcune patologie come il diabete, ecc) e quella psichica (il nostro stato emotivo, il modo in cui ci viviamo la relazione, i nostri vissuti in merito alla sessualità, ecc), infatti spesso il Sessuologo lavora in rete, quindi attraverso un approccio integrato che può coinvolgere altri professionisti, come il ginecologo, l'andrologo, l'endocrinologo, il fisioterapista, l'ostetrica. La persona viene considerata in una prospettiva globale e nell'indissolubile legame mente-corpo.

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