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Sessualita: quali falsi miti?

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Sessualita: quali falsi miti?

Ad oggi la sessualità rappresenta ancora un argomento di cui non è così semplice ed immediato parlare, cosa che favorisce il diffondersi di informazioni errate o incomplete che a volte vanno a costituire dei veri e propri falsi miti.

Vediamone insieme qualcuno…

Uno dei primi grandi miti da sfatare riguarda il voler individuare l’inizio e la fine della VITA SESSUALE di una PERSONA.
Il bambino sin dalla nascita possiede propri caratteri sessuali che si formano già durante la gestazione e impara sin dai primi anni di vita a conoscere il proprio corpo e ad esplorarlo.
La sessualità quindi è parte della vita di ciascun individuo in ogni età: non si esaurisce mai ma semplicemente va incontro a delle modificazioni.
E’ importante sottolineare che è possibile avere rapporti anche in età più avanza (over 70/80), sebbene ovviamente la funzione sessuale si discosti sempre più dalla funzione procreativa: in particolare possiamo dire che l’uomo mantiene la sua capacità riproduttiva (nonostante una riduzione del numero e del potere fertile degli spermatozoi influisce sulla reale possibilità di concepimento), mentre la donna la perde con la menopausa.
Tuttavia è fondamentale tenere presente che essere in menopausa non significa rinunciare alla propria sessualità! Ad oggi è possibile sottoporsi a terapie ormonali per il mantenimento del progesterone, oltre che utilizzare gel per fronteggiare la secchezza vaginale.
Invece per l’uomo si modificano soprattutto i tempi della risposta sessuale: il numero di rapporti che egli può avere tende a ridursi poiché l’organismo impiega più tempo per il raggiungimento dell’erezione e si allunga il periodo cosiddetto refrattario, cioè il lasso di tempo tra un’erezione e l’altra.

Sessualita: quali falsi miti?

Altro grande mito da sfatare è quello che sostiene che l’uomo abbia sempre più desiderio sessuale rispetto alla donna. Tendenzialmente il desiderio nell’uomo è più CONTINUO e COSTANTE anche se può lievemente scemare dall’adolescenza fino alla tarda maturità; invece nella donna esso risulta fisiologicamente DISCONTINUO, anche durante l’età fertile e soprattutto in relazione alle variazioni endocrine (stati fisiologici e psicoemotivi del ciclo mestruale, della gravidanza, del puerperio e della menopausa).
Dal punto di vista fisico l’uomo può avvertirlo più intensamente perché i livelli di TESTOSTERONE sono più alti rispetto a quelli presenti nella donna.
Nella menopausa tende ad esserci un calo di androgeni, che favoriscono l’attivazione del desiderio fisico istintuale. Pertanto si tratta più di una variazione legata ai livelli ormonali che non a mere esigenze personali!

Collegandosi a quanto appena esposto, ancora un riferimento all’idea secondo la quale l’uomo ragiona con l’organo penieno… sfatiamo anche questo mito!
Innanzitutto c’è da chiarire che le zone erogene non sono semplicemente pene e vagina!
Nell’uomo abbiamo il PENE che a sua volta ha delle zone particolarmente sensibili (il glande e il frenulo) e i testicoli che a loro volta possono essere zone particolarmente erogene. Il tutto va a costituire lo SCROTO.
Nella donna la VAGINA è il canale che mette in comunicazione l’utero con “l’esterno” ma poi…c’è anche il resto! L’organo genitale femminile è la VULVA: piccole e grandi labbra, clitoride e monte di venere
La sessualità però NON dipende SOLTANTO da SCROTO e VULVA: il principale organo sessuale è il cervello perché la nostra vita sessuale è estremamente influenzata da cosa pensiamo, da come stiamo, da cosa ci accade…sia a livello psichico che fisico!

Ecco, questa una rapida carrellata, un piccolo assaggio…ovviamente i miti (soprattutto quelli falsi!) sono tanti…l’unico modo per cambiare è quello di continuare a parlarne: leggete, informatevi, chiedete!
Ricordando sempre un aspetto fondamentale: la sessualità è parte pregnante della nostra esistenza e merita di essere vissuta appieno, senza timori e preoccupazioni.


Dr.ssa Valentina Francesca Minniti
Psicologa Sessuologa Clinica ad Alba

Psicologo  Alba Cuneo - Minniti

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Si ringrazia Maurizio Fornaca, artista, per le immagini

 
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